
Sì chiama EXO-Psa il nuovo possibile marcatore per il tumore della prostata, una alternativa al più classico dosaggio dell’antigene prostatico specifico (Psa) nel sangue. Ideato nei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità potrebbe essere in grado di diagnosticare il tumore alla prostata senza ricorrere alla biopsia.

Sono 36mila gli uomini italiani a cui viene diagnosticato un tumore alla prostata ogni anno dei quali una parte viene avviata ad un programma di osservazione vigile e una parte viene sottoposta ad intervento chirurgico.

L’esercizio fisico intenso potrebbe aiutare gli uomini sotto ‘sorveglianza attiva’ per tumore della prostata, ossia non trattati chirurgicamente, non solo a migliorare la condizione cardiopolmonare, ma anche a controllare la progressione di malattia.

‘Sono in ritardo, sono in ritardissimo” gridava il coniglio di Alice nel paese delle meraviglie con la sua sveglia al seguito. Situazione di grande stress già così, immaginiamo quanto se ad essere in ritardo è un uomo sotto le lenzuola. Luogo in cui i tempi sono fondamentali per la soddisfazione di entrambi prima che diventino fattore di esasperazione.