Numerosi studi confermano come un periodo di caldo estremo, come quello attuale, in un contesto di riscaldamento globale crescente a causa delle emissioni di gas a effetto serra, possa mettere a rischio la fertilità e la capacità riproduttiva negli uomini.

La ragione è che la temperatura fisiologica testicolare umana è mantenuta in un range che va dai 32 ai 35 gradi, quindi di circa 2 gradi rispetto alla normale temperatura corporea. Questa è una condizione necessaria per avere una spermatogenesi normale. Già un aumento di 1-2 gradi della temperatura nel testicolo, per un prolungato lasso di tempo, riduce la spermatogenesi.

Uno studio pubblicato da Asian Journal of Andrology ha analizzato l’effetto del calore sulla fertilità maschile. La ricerca è stata condotta su venti uomini di età compresa tra i 22 ed i 45 anni, che si sono sottoposti a riscaldamento testicolare, mediante bagni d’acqua a 43°C (10 sessioni da 30 minuti ciascuna). Dai risultati ottenuti si è osservata una diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e motilità. Inoltre, si è rilevato un incremento della percentuale di spermatozoi che, a causa del calore, presentavano frammentazione del DNA.

Analisi condotte alla sedicesima settimana dello studio hanno però dimostrato un altro elemento fondamentale, ovvero la reversibilità del processo. I partecipanti allo studio hanno infatti manifestato valori simili a quelli di inizio trattamento.

La temperatura riduce inoltre la qualità del seme: lo sostiene una ricerca riportata dal Journal of Reproduction & Fertility. Gli studiosi hanno misurato la temperatura scrotale in 300 uomini sub fertili che presentavano una concentrazione media di 21,4 milioni di spermatozoi per ml e in 30 uomini fertili, come controllo, con una concentrazione media di 118,7 milioni di spermatozoi per ml. Gli uomini infertili avevano temperature medie di 34,75° C misurate a livello dei testicoli. Negli uomini fertili la temperatura media era di 33,4° C.  La differenza di 1,35° C è significativa.: una temperatura sopra i 34,1 ° C è stata riscontrata nel 83% degli uomini infertili, indipendentemente dalla motivazione clinica dell’infertilità. Questo studio avalla l’idea che piccoli aumenti di temperatura interna possono interferire con la capacità del testicolo a produrre spermatozoi normali.

I soggetti più a rischio sono i grandi obesi, oppure quelli con varicocele, perché questo porta a stasi del sangue e dunque a un aumento della temperatura. Anche alcune professioni possono esporre a maggiori probabilità di andare incontro a infertilità: ad esempio chi lavora in grandi forni o in cucine dove ci siano alte temperature. Non vanno, però, sottovalutati alcuni stili di vita: per esempio, lo stare seduti per troppo tempo non aiuta la circolazione e può far aumentare la temperatura.

​​Qualche accorgimento per il solleone:

  • evitare di indossare slip e indumenti troppo stretti “dove non batte il sole”
  • mantenere il costume sempre bagnato se si decide di trascorrere in spiaggia le ore più calde
  • evitare troppe saune e bagni turchi (un altro studio ha mostrato come dopo un mese di saune due volte alla settimana per 15 minuti si registra un crollo della spermatogenesi)
  • evitare la sedentarietà che non permette una corretta dissipazione del calore
  • evitare pratiche sportive, come ad esempio il ciclismo, che creano una condizione prolungata di costrizione dei genitali maschili

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