Non ne parlano mai, nemmeno ai loro amici più intimi, il termine non è scelto a caso. Conosciamo il pudore dei maschi quando si tratta di ‘parti intime’ e ancor di più se possibile, quando si tratta delle loro. Ecco quindi che spesso di fronte a forme anatomiche irregolari o fuori norma si rivolgono alla molto più discreta rete internet e al dottor Google per fugare o confermare i propri dubbi. E in cerca di una soluzione ecco valutare decine di medici, andrologi e chirurghi per confessare finalmente il problema. La chirurgia plastica andrologica oggi è particolarmente raffinata e si pone due finalità: migliorare la funzione dei genitali maschili oppure il lato estetico, diciamo ‘morfologico’ di pene, scroto, inguine  e pube. Francia, Olanda e Russia sono i paesi che hanno dato i natali ai maestri di questa branca chirurgica introducendo il termine ‘chirurgia intima maschile’. E anche la Società Italiana di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva da alcuni anni propone corsi di aggiornamento e dedica sessioni congressuali. Pene curvo, corto, stretto, sottile, nascosto o ‘sommerso’, palmato, in torsione, sono alcune delle condizioni che un bisturi esperto può risolvere o migliorare sensibilmente con soddisfazione del paziente che può ambire ad una vita intima prima caratterizzata da vergogna e imbarazzo. La chirurgia intima maschile si occupa di eliminare l’eccesso di grasso dal pube, che tende a far scomparire il pene anche eretto, oppure ripristinare una forma gradevole di uno scroto troppo grande con un intervento chiamato ‘lifting dello scroto’ dalla professoressa Abraham di Parigi. 

Tra le condizioni più rare il pene “palmato” è quella in cui l’inserzione della cute dello scroto non avviene come di norma alla base ventrale del pene, ma in un punto più alto, lungo l’asta peniena. In alcuni casi viene definito come “ali di pipistrello” 

Questa condizione anatomica può essere congenita o acquisita ad esempio se viene rimossa troppa pelle durante la circoncisione. L’alterazione può causare incurvamento, disagio durante il rapporto sessuale, difficoltà nell’indossare il condom, e un comprensibile disagio psicologico causato dalla deformità estetica che porta il soggetto a chiedere la correzione chirurgica. 

Anche il pene nascosto o ‘hidden penis’ é una patologia rara, motivo per il quale viene esclusivamente trattata in centri ultraspecialistici di riferimento. E’ caratterizzato da un progressivo infossamento dell’asta peniena che può causare disturbi sessuali, urinari e un forte imbarazzo con ansia e depressione. Le cause ad essa associate sono in primis l’obesità in cui il grasso sovrasta il pene , ma anche malattie croniche retraenti della cute genitale, come il lichen sclero-atrofico.

Esistono diverse strategie terapeutiche che si possono attuare per liberare il pene e recuperare la sua reale lunghezza, in modo da recuperare la sua funzionalità. Se la retrazione è totale, il trattamento consiste nella liberazione del pene, che viene poi ricoperto da un innesto cutaneo prelevato in altra sede anatomica del paziente, associato ad un’addominoplastica.

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