Il DNA è il libro delle istruzioni del nostro organismo e ogni cellula del nostro corpo ne contiene una copia, in modo da sapere qual è il suo compito. Anche gli spermatozoi hanno una copia di DNA al loro interno, destinato a unirsi a quello della madre e determinare il patrimonio genetico di un eventuale nascituro. Questo in sintesi per far capire la sua importanza. Oltre ad essere presente, il DNA spermatico deve essere integro ma questo non è sempre scontato. 

Uno studio pubblicato su Plos One ha rivelato una correlazione tra la teratozoospermia (una parola difficile che indica  un’anomalia dello sperma, caratterizzata dalla presenza di spermatozoi malformati). 

Questa condizione viene definita quando allo spermiogramma (analisi del liquido seminale) più del 96% degli spermatozoi non presentano una corretta morfologia in una o più porzioni (testa, parte centrale o coda). La ricerca eseguita su 1824 uomini infertili e un gruppo di controllo di 103 sani. I maschi infertili sono stati poi catalogati a seconda del difetto riscontrato negli spermatozoi. Forme irregolari sono state riscontrate nel 35,9% degli uomini fertili mentre quello che sembra fare la differenza è la presenza di una frammentazione del patrimonio genetico spermatico. Sarebbe questo uno dei fattori che influiscono maggiormente sulla capacità di concepire. 

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