Gli integratori alimentari rappresentano un possibile approccio per migliorare i parametri dello sperma e la fertilità maschile. È ora disponibile un’ampia gamma di integratori contenenti diversi nutrienti. Sebbene molti autori abbiano dimostrato i benefici di alcuni nutrienti nel miglioramento dei parametri dello sperma, la loro reale efficacia è ancora oggetto di studi.

Lo scopo di un recente studio è stato quello di rivedere criticamente la composizione di integratori utilizzando il mercato italiano come campione. I principi attivi e la loro dose giornaliera minima efficace (mED) sui parametri di qualità degli spermatozoi sono stati identificati attraverso una ricerca in letteratura. Successivamente, i ricercatori hanno creato una formula per classificare l’efficacia attesa di ogni integratore. Considerando i principi attivi, la loro concentrazione e la dose giornaliera raccomandata, i prodotti sono stati classificati in tre classi di efficacia attesa: maggiore, minore e nessuna. Di 21 prodotti la maggior parte aveva un gran numero di ingredienti, spesso a dosi inferiori a mED o con efficacia non dimostrata.

Lo zinco era l’ingrediente più comune di DS (70% dei prodotti), seguito da selenio, arginina, coenzima Q e acido folico. Applicando il sistema di punteggio stabilito all’inizio della ricerca, il 9,5% dei prodotti è caduto in una classe superiore, il 71,4% in una classe inferiore e il 19,1% nella classe senza efficacia attesa.

In sintesi quindi gli integratori commercializzati in Italia per l’infertilità maschile include ingredienti efficaci ma anche un gran numero di sostanze a dosi insufficienti o di nessuna efficacia riportata. Sarebbe quindi opportuno non acquistare un prodotto senza aver sentito il parere di uno specialista sulla sua efficacia.


Fonte: Nutrients Dietary Supplements for Male Infertility: A Critical Evaluation of Their Composition

Andrea Garolla 1, Gabriel Cosmin Petre 1, Francesco Francini-Pesenti 2, Luca De Toni 1, Amerigo Vitagliano 3 4, Andrea Di Nisio 1, Carlo Foresta 1 2020 May 19;12(5):1472.

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