Far bene l’amore fa bene all’amore? Il vecchio slogan pubblicitario sarebbe confermato dalla scienza: troppo poco sesso potrebbe essere un fattore negativo per l’insorgenza di disfunzione erettile. Insomma per contrastare i deficit sarebbe opportuna una buona frequenza dei rapporti. Hanno studiato la correlazione i ricercatori dell’Università finlandese di Tampere prendendo in esame 989 uomini di 59 anni. Sottoposti ad un questionario su stili di vita, patologie e abitudini sessuali (con relativi disturbi) è emerso che deficit di erezione erano maggiori nei soggetti che avevano rapporti rari (meno di una volta a settimana).

La disfunzione erettile è un problema comune tra gli uomini di età media superiore ai 60 anni con un numero di soggetti che solo in Italia sì aggira tra i 3 e i 7 milioni. La sua causa coinvolge fattori sia fisiologici che psicosociali.

Per valutare gli effetti della frequenza dei rapporti completi sul successivo rischio di disfunzione erettile, i dati sono stati analizzati da uno studio di follow-up di 5 anni basato sulla popolazione condotto a Pirkanmaa, in Finlandia. La valutazione si basava sulla versione in 5 elementi dell’indice internazionale validato di funzione erettile. Il campione di studio era composto da 989 uomini di età compresa tra 55 e 75 anni (media 59,2 anni). Le comorbidità più comuni sono state ipertensione (32%), malattie cardiache (12%), depressione (7%), diabete (4%) e disturbo cerebrovascolare (4%).

L’incidenza complessiva di disfunzione erettile moderata o completa è stata di 32 casi per 1000 persone-anno (intervallo di confidenza al 95% [CI], 27-38). Dopo aggiustamento per comorbilità e altri importanti fattori di rischio, gli uomini che hanno riportato rapporti sessuali meno di una volta alla settimana al basale hanno avuto un’incidenza doppia di disfunzione erettile rispetto a quelli che hanno riportato rapporti sessuali una volta alla settimana (79 vs 33/1000, tasso di incidenza 2,2, IC 95% , 1.3-3.8). Il rischio di disfunzione erettile era inversamente correlato alla frequenza dei rapporti. 

Quindi rapporti regolari proteggono dallo sviluppo della disfunzione erettile tra gli uomini di età compresa tra 55 e 75 anni con un impatto sulla salute generale e sulla qualità della vita; pertanto, i medici dovrebbero supportare l’attività sessuale dei pazienti.

Fonte:“Regular Intercourse Protects Against Erectile Dysfunction: Tampere Aging Male Urologic Study” by Juha Koskimäki, MD, PhD, Rahman Shiri, MD, PhD, Teuvo Tammela, MD, PhD, Jukka Häkkinen, MD, PhD, Matti Hakama, ScD, and Anssi Auvinen, MD, PhD. It appears in The American Journal of Medicine, Volume 121, Issue 7 (July 2008) published by Elsevier.

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