Oltre alla pletora di altri rischi per la salute come quello cardiovascolare, l’accumulo di grasso viscerale è un fattore prognostico negativo per la qualità del liquido seminale.
Sia indice di massa corporea (BMI) che la misura della circonferenza addominale (WHR) influiscono sulla fertilità maschile, ma non allo stesso modo.
Almeno come rilevato da una ricerca che ha preso in esame i campioni di liquido seminale di 1169 soggetti che si sono rivolti ad una clinica per l’infertilità di Budapest.
Sono stati raccolti sia i dati antropometrici come altezza, peso, girovita e circonferenza dell’anca e incrociati con quelli relativi alle caratteristiche del liquido seminale: concentrazione, conta totale del numero di spermatozoi, motilità e morfologia.
Mettendo i dati in relazione è stato notato che all’aumento della circonferenza addominale i parametri di qualità del seme peggioravano significativamente e in maniera più rilevante di quanto succedesse con l’indice di massa corporea.
L’obesità addominale influisce sulla motilità e la conta totale degli spermatozoi mentre ha un’influenza più debole sulla loro capacità di muoversi e nuotare efficacemente verso l’ovocita.
I motivi sembrano risiedere almeno in parte nel fatto che il grasso addominale si comporta come un vero tessuto endocrino che produce ormoni tra cui le adipochine che incidono sulla fertilità maschile e in particolare il grasso in eccesso provoca un aumento dei livelli di leptina che ha tra i suoi effetti l’inibizione della produzione di testosterone. E circa il 60% dei soggetti obesi presenta alti livelli di estrogeni (ormoni femminili) e bassi di quelli maschili.
Secondo l’ISS l’obesità sarebbe responsabile del 6% dei casi di infertilità maschile primaria e del 12% di quella secondaria. Un problema se pensiamo che secondo l’European Society of Human Reproduction and Embriology solo il 30% degli uomini europei possiede la quantità considerata normale/ottimale di spermatozoi e i soggetti obesi vedono in media un deficit di 9 milioni di spermatozoi in meno rispetto ai normopeso.
Ma non solo perché le condizioni di sovrappeso e obesità sono correlate non solo alla riduzione dei valori nella concentrazione e nella motilità degli spermatozoi, ma anche ad una maggiore frammentazione del loro DNA e ad anomalie nella forma.
Inoltre l’obesità può portare alla riduzione dei livelli di aromatasi, un enzima capace di trasformare gli ormoni maschili in femminili.