E’ un nuovo studio norvegese  quello che suggerisce come una tecnica di intelligenza artificiale potrebbe migliorare gli attuali metodi manuali di analisi degli spermatozoi.

L’analisi del seme eseguita manualmente è lo standard nella biologia riproduttiva ma da qualche tempo si stanno studiando tecniche di intelligenza artificiale per migliorare i risultati e valutare le possibilità di ottenere una fecondazione in maniera più precisa. Per farlo sono stati uniti i risultati dei video raccolti dall’analisi al microscopio a dati clinici dei pazienti (85 in uno studio presentato al recente congresso ESHRE) e sottoposti ad un algoritmo, ossia un complesso calcolo matematico. Età, indice di massa corporea e periodo di astinenza prima del prelievo sono alcuni dei dati considerati ma si pensa di ampliare il numero delle informazioni personali comprendendo i livelli di acidi grassi, la frequenza media dei rapporti e informazioni genetiche allo scopo di aumentare il livello predittivo dell’indagine.

Nonostante le attuali tecniche di analisi siano efficaci e attendibili, hanno bisogno di molto tempo per elaborare un risultato e richiedono all’operatore un lungo periodo di training per apprendere i metodi di indagine.

Le nuove analisi automatiche potrebbero eliminare questi due fattori rendendo il processo più veloce, ugualmente attendibile e forse meno costoso.

Riegler Ma, Andersen JM, Hammer HL Artificial Intelligence as a tool in predicting sperm motility and morphology Human Reproduction 2019;34, suppl 1, p-116

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