L’evidenza di forme tumorali che interessano anche l’età pediatrica e prepuberale non pone solo problemi di terapia ma attiene anche a problematiche future. In un caso su tre infatti le terapie che salvano la vita a questi pazienti mettono a repentaglio la loro capacità di procreare. Per loro sino a poco tempo fa l’unica soluzione era ricorrere al seme da donatore ma un recente esperimento ha spalancato nuove possibilità. Quest’anno infatti per la prima volta è stato fatto nascere Grady, un simpatico primate che ha visto la luce grazie ad una nuova tecnica di medicina rigenerativa: nel suo papà troppo giovane per avere spermatozoi maturi sono state prelevate cellule staminali spermatogoniali immature congelate e successivamente impiantate sotto la pelle dello scroto. Con grande soddisfazione dei ricercatori della Vrije Universiteit di Brussels guidati dalla dottoressa Goossens, la procedura ha permesso la nascita del primate.

La crioconservazione di tessuto testicolare anche se immaturo (ITT) è indicata in quanto il tessuto  contiene cellule staminali spermatogoniali che adeguatamente trattate potrebbero ripristinare la fertilità messa a rischio dalle terapie oncologiche.

La tecnica che presto sarà sperimentata su modelli umani potrebbe dare la speranza di una futura fertilità a tutti i malati oncologici in età prepuberale per i quali sino ad oggi non era possibile ricorrere al congelamento del seme per usi futuri.

Fayomi AP, Peters K, Sukhwani M et al. Autologous grafting of cryopreserved prepubertal rhesus testis  produces sperm and offsprings, Science 2019, 363, 1314-1319

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